Il senso dell’umorismo dell’Idra Onanista è quantomai variegato; ad esempio, Ciceri è un grande fanatico della gag della cabina (con annessa menzione delle uova) mentre Dario ha smesso di ridere con Elio e le Storie Tese (dei quali il titolo di questa entry è una citazione), non ha mai riso con TBBT ed è diventato un fanatico di Sio (detestato a livello fisico e mentale da Julia).

Riguardo a Elio e le Storie Tese, Danilo ricorda, ogni volta che se ne parla, che “non fa più ridere”, e Salvo precisa, ogni volta, che non ha MAI fatto ridere.

Danilo, invece, lolla dal ridere anche per i coni: talora è accompagnato in questa funesta attività anche da Dario e Ciceri, il che dimostra l’ortogonalità del ridere, qualsiasi cosa voglia dire. Salvo continua a sostenere che i coni non facciano ridere e vengano postati solo per far sentire intelligente chi li posta a scapito degli altri, il che dimostra che non ha capito un cazzo.

Di recente, Danilo si è pure gettato in una disamina dell’umorismo (se così si può chiamare) di Sio:

Spesso non c’è manco una battuta: Sio si limita a raccontare una vicenda giocando sul fatto che chi lo legge si aspetti una battuta, ma poi non c’è. Oppure fa dei giochi di parole molto, molto cervellotici, talmente costruiti e artificiali che a stento possono essere annoverati tra i giochi di parole.

Per questo i sopracitati dicono che non fa ridere: perché manca del tutto l’apparato umoristico tradizionale. Non c’è sorpresa, non c’è colpo di scena, non ci sono giochi di parole, non c’è nulla, solo una forma di “ammiccamento” al fatto che noi sapremmo cosa fa ridere, ma non ce lo mettiamo di proposito. Ovviamente, proprio come per i buchi nella tela di Fontana, la prima reazione è semplicemente che Sio non è capace di far ridere, quindi fa così.

Attenzione a non omologarlo a Pera Comics: quello non fa ridere neppure me. Riprende in parte il discorso dei giochi di parole troppo artificiali, però rispetto a Sio ha un atteggiamento paternalistico nello spiegare la battuta—che, appunto, di solito è solo un gioco di parole troppo ardito per essere divertente—che me lo rende antipatico.

Ovviamente nessuno ride per Marione, mentre Lundini è molto divisivo ed è odiato almeno da Storio, Julia e Salvo.

Da notare lo scarso amore di Ciceri per le battute sui fascisti appesi a testa in giù.

Un modo alternativo di esprimere il proprio “non mi ha fatto ridere” è utilizzare un “cringe” tattico o un “irricevibile” balistico—quest’ultima, tecnica prediletta di Salvo.

Talora facciamo anche finta di essere maschilisti, ma sotto sotto lo siamo per davvero. Credo.

Curiosamente, cose che non farebbero ridere per niente se provenissero dall’esterno del metaverso onanista fanno invece riderissimo se prodotte dall’interno: